Rilevatori di monossido di carbonio: due dispositivi di Industrial Scientific per i soccorritori

Sommario

I rilevatori di monossido di carbonio sono strumenti importanti per i soccorritori quali membri del 118, Pubbliche Assistenze, Croce Rossa, Misericordie e Protezione Civile che affrontano quotidianamente sfide uniche. Tra le tante situazioni di pericolo, troviamo anche l’esposizione a gas nocivi che durante le operazioni di soccorso è un rischio significativo.
Questi professionisti, spesso i primi a rispondere in situazioni di emergenza, possono trovarsi in ambienti pericolosi. Gli ambienti di intervento variano da ambienti domestici a incidenti stradali a emergenze industriali, dove la presenza di gas tossici è una minaccia costante.
I gas pericolosi non sono solo una minaccia diretta alla salute fisica, ma possono anche creare situazioni di panico e confusione. Questi rischi richiedono una preparazione e attrezzature specifiche per garantire la sicurezza dei soccorritori.

Tra i gas più comuni incontrati troviamo il monossido di carbonio, un killer silenzioso, inodore e incolore, spesso rilasciato in incendi e incidenti domestici.

Altri gas come l’ammoniaca, il cloro e l’idrogeno solforato sono comuni in contesti industriali e possono causare danni immediati e a lungo termine.
La conoscenza approfondita di questi pericoli e la disponibilità di dispositivi di rilevamento adeguati, come i rilevatori di monossido di carbonio, sono fondamentali. Questi dispositivi non solo salvano vite, ma forniscono anche ai soccorritori la fiducia necessaria per operare efficacemente.
Di fronte a queste sfide, è essenziale che i soccorritori siano equipaggiati con strumenti affidabili e di facile utilizzo.

La scelta del giusto rilevatore di gas può fare la differenza tra un intervento sicuro e uno rischioso.

In questo articolo presenteremo soprattutto i rilevatori di CO monogas e ci focalizzeremo sulla esposizione al monossido di carbonio (CO), frequente negli interventi domestici. Soprattutto in inverno a causa degli impianti di riscaldamento vetusti.

Nel contesto italiano, gli incidenti legati all’avvelenamento da monossido di carbonio sono purtroppo piuttosto frequenti, specialmente durante i mesi invernali.

Nel 2016 venne pubblicato uno studio sulla mortalità legata all’aumentata esposizione al CO, in 337 paesi nel mondo. Potete vedere i risultati qui Quanto uccide il monossido di carbonio? – Info Data.
La maggior parte degli avvelenamenti avviene all’interno delle abitazioni, spesso a causa di apparecchiature di riscaldamento a combustione mal mantenute o utilizzate in modo improprio.
Il monossido di carbonio (CO), spesso definito come un assassino silenzioso, rappresenta un rischio notevole per i soccorritori, come il personale del 118, nelle loro operazioni quotidiane. Questo gas incolore, inodore e insapore può essere presente in varie situazioni di emergenza, rendendo la sua rilevazione e gestione un aspetto cruciale della sicurezza dei soccorritori.

Monossido di carbonio (CO): cos’è, come agisce e quali sono gli effetti e i sintomi

Prima di entrare nel dettaglio dei rilevatori di monossido di carbonio è bene spiegare che cos’è il monossido di carbonio (CO) e quali sono i suoi effetti sull’organismo umano.
Il monossido di carbonio (CO) è un composto chimico formato da un atomo di carbonio e uno di ossigeno. È un gas incolore, inodore e insapore, risultato della combustione incompleta di sostanze a base di carbonio, come legno, carbone, gas naturale e benzina. Questo processo si verifica quando il combustibile non brucia completamente a causa di una quantità insufficiente di ossigeno.
Dal punto di vista chimico, il monossido di carbonio è una molecola biatomica con un legame covalente triplo tra l’atomo di carbonio e quello di ossigeno.

Una delle caratteristiche distintive del CO è la sua capacità di legarsi all’emoglobina nel sangue umano con un’affinità circa 240 volte maggiore rispetto all’ossigeno. Questa proprietà rende il CO estremamente pericoloso in ambienti chiusi o poco ventilati.

A livello fisico, il monossido di carbonio ha un punto di ebollizione di -191,5°C e un punto di fusione di -205°C. È leggermente meno denso dell’aria, il che gli permette di diffondersi rapidamente in un ambiente chiuso.
Nonostante la sua pericolosità, il monossido di carbonio ha diverse applicazioni industriali. Infatti, viene utilizzato come riducente nella produzione di ferro e acciaio e come reagente nella produzione di composti chimici. Inoltre, è un componente importante nel gas di sintesi, una miscela di CO e idrogeno, che è una materia prima fondamentale per la produzione di vari prodotti chimici.

Valore Limite di Esposizione a Lungo Termine (TWA) e il Livello di Pericolo Immediato per la Vita e la Salute (IDLH):

  • TWA (Time Weighted Average – Trad.: media ponderata nel tempo): Il TWA per il monossido di carbonio è generalmente fissato a 25 ppm (parti per milione) per un’intera giornata lavorativa di 8 ore. Questo limite è stabilito per proteggere i lavoratori dall’esposizione cronica al CO, che potrebbe altrimenti portare a problemi di salute a lungo termine. Per un approfondimento scarica l’allegato XXXVIII che contiene i valori limite di esposizione professionale di 143 agenti chimici, compresi i 31 contenuti nella Direttiva 2017/164/UE.
  • IDLH (Immediate Danger to Life and Health – Trad.: Pericolo immediato per la vita e la salute): Il livello IDLH per il monossido di carbonio è stato stabilito a 200 ppm. Questo valore rappresenta la concentrazione a cui l’esposizione può presentare un pericolo immediato per la vita o la salute o che potrebbe impedire a una persona di fuggire da un’atmosfera pericolosa. L’esposizione a concentrazioni di CO uguali o superiori al livello IDLH richiede l’uso di protezioni respiratorie adeguate e misure di sicurezza speciali come l’utilizzo di rilevatori di monossido di carbonio.

Monossido di carbonio effetti e danni sull’organismo

L’esposizione al monossido di carbonio può avere effetti devastanti sull’organismo. A livello cellulare, il CO si lega all’emoglobina nel sangue con un’affinità maggiore rispetto all’ossigeno, formando carbossiemoglobina. Questo impedisce il trasporto adeguato dell’ossigeno ai tessuti del corpo, portando a ipossia tissutale.
I sintomi iniziali di esposizione includono mal di testa, vertigini e nausea. Con esposizioni più elevate o prolungate, si possono verificare gravi danni a organi vitali, come il cuore e il cervello, e in casi estremi può portare alla morte.

Situazioni di rischio

I soccorritori possono incontrare il monossido di carbonio in diversi scenari. Gli incendi domestici sono una fonte comune, dove la combustione incompleta di materiali organici libera CO nell’ambiente.
Altri incidenti, come perdite da apparecchiature domestiche difettose, incidenti industriali o l’esposizione a gas di scarico in ambienti chiusi, sono altrettanto pericolosi.

Protezione dei Soccorritori

Per proteggersi dal monossido di carbonio, i soccorritori devono adottare diverse misure. L’uso di rilevatori monossido di carbonio portatili è fondamentale per identificare tempestivamente la presenza di CO in ambienti potenzialmente pericolosi.

Inoltre, è essenziale indossare dispositivi di protezione individuale (DPI), come maschere e respiratori, che possono fornire un’adeguata protezione respiratoria.

La formazione e la consapevolezza sui rischi del monossido di carbonio sono altrettanto importanti. Infatti, queste permettono ai soccorritori di riconoscere rapidamente i segnali di pericolo e di agire di conseguenza per garantire la propria sicurezza e quella delle persone intorno a loro.

Ecco alcuni esempi di incidenti in Italia dove il monossido di carbonio ha coinvolto soccorritori:

  1. A San Vincenzo (LI) ci fu un caso dove i soccorritori della Misericordia intervennero per un sospetto infarto. Una volta entrati nell’appartamento i loro rilevatori di monossido di carbonio segnalarono la presenza del gas. Questo caso ha richiesto l’evacuazione e il trattamento di diverse persone, compresa la famiglia che abitava l’appartamento. Si sospetta che la causa sia stata una perdita dall’impianto di riscaldamento a gas della villetta (San Vincenzo, intossicati dal monossido: tragedia sfiorata per cinque persone Il Tirreno);
  2. Un altro incidente si è verificato a Marone (BS) dove i soccorritori sono stati intossicati dal monossido di carbonio durante un intervento. Fortunatamente, in questo caso non ci furono gravi conseguenze, ma l’evento evidenziò i rischi che i soccorritori affrontano quando intervengono in ambienti potenzialmente contaminati da questo gas (MARONE – Soccorritori intossicati dal monossido).

Questi esempi mettono in luce la necessità di una adeguata attrezzatura di rilevamento e protezione per i soccorritori, come rilevatori di monossido di carbonio e dispositivi di protezione respiratoria, per garantire la loro sicurezza durante gli interventi.

operatore con dispositivo rilevatore di monossido di carbonio

Per garantire la sicurezza e prevenire incidenti legati al monossido di carbonio, i soccorritori possono seguire alcune linee guida chiave.

Ecco otto suggerimenti essenziali:

  • Formazione e Sensibilizzazione: I soccorritori dovrebbero ricevere una formazione approfondita sui rischi associati al monossido di carbonio. Questo include riconoscere i sintomi dell’avvelenamento da CO, comprendere le situazioni in cui il CO è più probabile trovarlo e sapere come agire in caso di emergenza;
  • Utilizzo di rilevatori di CO portatili: È fondamentale che i soccorritori siano dotati di rilevatori monossido di carbonio portatili. Questi dispositivi possono rilevare la presenza di CO anche a livelli bassi e sono vitali in situazioni di soccorso in ambienti chiusi o dopo incendi;
  • DPI (Dispositivi di Protezione Individuale): I soccorritori dovrebbero avere con sé DPI adeguati, come maschere con filtri specifici per il CO o autorepirespiratori d’emergenza, per ridurre il rischio di inalazione del gas;
 
Oltre ai rilevatori di monossido di carbonio è necessaria anche un'accurata protezione delle vie aeree
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  • Procedure Standard di Operazione: Sviluppare e seguire procedure standardizzate di operazione (SOP) per interventi in ambienti in cui si sospetta la presenza di monossido di carbonio. Queste procedure possono includere protocolli per la ventilazione dell’area e per la sicurezza durante l’ingresso in spazi confinati;
  • Controlli di Sicurezza e Manutenzione: Effettuare regolari controlli di sicurezza e manutenzione dell’attrezzatura, inclusi rilevatori di CO e DPI, per garantirne il corretto funzionamento;
  • Piani di Risposta di Emergenza: Implementare piani di risposta di emergenza specifici per situazioni che coinvolgono il monossido di carbonio, includendo la gestione dell’evacuazione e la collaborazione con altre agenzie di soccorso;
  • Monitoraggio della Salute del Personale: Monitorare la salute del personale di soccorso dopo l’esposizione al CO per identificare e trattare tempestivamente eventuali segni di avvelenamento;
  • Comunicazione e Collaborazione: Mantenere una comunicazione chiara e collaborare con altre agenzie di emergenza durante gli interventi, specialmente in situazioni complesse o pericolose che coinvolgono il monossido di carbonio.

Seguendo queste linee guida, i soccorritori possono ridurre significativamente il rischio di esposizione al monossido di carbonio e migliorare la loro sicurezza durante le operazioni di soccorso.

Due rilevatori di monossido di carbonio di Industrial Scientific

Per affrontare efficacemente il rischio di esposizione al CO e altri gas nocivi, i soccorritori possono avvalersi di dispositivi avanzati come il Rattler T40 e il Tango TX1 di Industrial Scientific. Questi rilevatori di monossido di carbonio offrono caratteristiche distintive che li rendono strumenti essenziali per la sicurezza in situazioni di emergenza.

Immaginiamo una situazione in cui i soccorritori del 118 sono chiamati in una casa per un sospetto caso di malore. All’arrivo, il loro Rattler T40 segnala immediatamente livelli elevati di monossido di carbonio. Questo permette loro di agire rapidamente per mettere in sicurezza la famiglia e fornire l’assistenza necessaria.
In un altro caso, il rilevatore di gas Tango TX1 in una scuola rileva una fuga di gas durante un’assemblea, permettendo l’evacuazione tempestiva e la prevenzione di potenziali intossicazioni di massa.

Questi sono esempi come i rilevatori di monossido di carbonio possano essere cruciali non solo per salvare vite umane.

Inoltre, possono anche per fornire agli operatori del soccorso gli strumenti per identificare rapidamente pericoli invisibili, migliorando così l’efficienza e l’efficacia delle loro operazioni di salvataggio.

Rattler T40: un rilevatore di gas affidabile e robusto

Il Rattler T40 è un rilevatore di gas singolo progettato per essere semplice, affidabile e robusto. Questo rilevatore di monossido di carbonio è particolarmente adatto per l’uso in ambienti difficili e sfidanti, come quelli affrontati dai soccorritori durante le operazioni di soccorso.

Caratteristiche Principali:

  • Portabilità e Durabilità: Il Rattler T40 è piccolo, leggero e costruito per resistere a condizioni estreme. Questa portabilità e durabilità lo rendono ideale per essere portato sul campo in ogni tipo di situazione;
  • Facilità d’uso: Progettato con un’interfaccia utente intuitiva, il T40 è facile da utilizzare anche in situazioni stressanti. Le sue funzioni di allarme visivo, sonoro e vibrazione assicurano che i soccorritori siano immediatamente avvertiti della presenza di gas pericolosi;
  • Autonomia della Batteria: Con una lunga durata della batteria, il T40 garantisce che i soccorritori possano contare sul dispositivo per tutto il turno di lavoro senza la necessità di ricariche frequenti.

 

Il Rattler T40 di Industrial Scientific utilizza un singolo sensore dedicato al rilevamento del monossido di carbonio.

Il sensore funziona sulla base di principi elettrochimici, dove il monossido di carbonio presente nell’aria reagisce chimicamente con un elettrodo all’interno del sensore. Questa reazione produce una corrente elettrica proporzionale alla concentrazione di CO nell’aria.
Il dispositivo misura questa corrente e la converte in una lettura che viene visualizzata all’utente. In caso di rilevamento di livelli pericolosi di monossido di carbonio, il Rattler T40 emette allarmi visivi, sonori e di vibrazione per avvisare l’utente del pericolo.

rilevatore di monossido di carbonio T40 di Industrial Sciantific

Tango TX1: innovazione e tecnologia DualSense

Il Tango TX1 è anch’esso un rilevatore di gas singolo. Si distingue dall’altro modello per la sua tecnologia DualSense e altre caratteristiche innovative che lo rendono un dispositivo di rilevamento gas di prima classe.

Caratteristiche Principali:

  • Tecnologia DualSense: La caratteristica più importante del Tango TX1 è la sua tecnologia DualSense, che utilizza due sensori per lo stesso gas. Questo fornisce una maggiore sicurezza attraverso la ridondanza, quasi eliminando il rischio di mancato allarme o malfunzionamento del sensore oltre che a letture più accurate;
  • Allarmi sonori in ambienti sfidanti e massima versatilità nelle configurazioni: Il TX1 è progettato per funzionare in ambienti rumorosi con allarmi visivi, sonori e di vibrazione che assicurano che i soccorritori siano avvisati in modo efficace. La possibilità di configurare gli allarmi permette una personalizzazione in base alle esigenze specifiche;
  • Garanzia a Vita: Unico nel suo genere, il Tango TX1 viene fornito con una garanzia a vita offrendo una tranquillità senza pari in termini di affidabilità e supporto.

 

Il Tango TX1 si distingue per la sua tecnologia DualSense, che impiega due sensori indipendenti per rilevare il monossido di carbonio.

Anche questi sensori operano secondo principi elettrochimici. Infatti, la caratteristica unica del Tango TX1 è che entrambi i sensori monitorano continuamente l’aria per CO. Questo doppio controllo offre un livello di sicurezza aggiuntivo. Infatti, se un sensore fallisce o fornisce letture inesatte, l’altro sensore funge da backup assicurando che il rilevatore continui a fornire letture accurate.
Inoltre, il TX1 utilizza un algoritmo per analizzare i dati provenienti da entrambi i sensori, migliorando ulteriormente la precisione e l’affidabilità della rilevazione. Come il Rattler T40, anche il Tango TX1 avvisa l’utente con allarmi visivi, sonori e di vibrazione in presenza di concentrazioni pericolose di monossido di carbonio.

rilevatore di monossido di carbonio TX1 di Industrial Sciantific

Confronto tra Rattler T40 e Tango TX1

Sebbene entrambi i dispositivi siano rilevatori di gas singolo di alta qualità, ci sono alcune differenze chiave tra il Rattler T40 e il Tango TX1:

  • Tecnologia del Sensore: Mentre il Rattler T40 offre un rilevamento affidabile con un singolo sensore, il Tango TX1 eleva il livello di sicurezza con la sua tecnologia DualSense, utilizzando due sensori per lo stesso gas;
  • Allarmi e Avvisi: Il Tango TX1 ha un’enfasi maggiore sulla configurabilità degli allarmi e sull’adattabilità in ambienti ad alto rumore, mentre il Rattler T40 si concentra sulla semplicità e l’affidabilità in un design robusto;
  • Garanzia: Il Tango TX1 si distingue per la sua garanzia a vita, un vantaggio unico che fornisce una maggiore tranquillità per gli utenti a lungo termine.

 

In conclusione, sia il Rattler T40 che il Tango TX1 offrono soluzioni efficaci per la rilevazione di gas per i soccorritori.

La scelta tra i due rilevatori di monossido di carbonio dipenderà dalle specifiche esigenze operative, dal tipo di ambiente in cui verranno utilizzati e dalle preferenze personali in termini di tecnologia e funzionalità.
Entrambi i dispositivi giocano un ruolo cruciale nell’aiutare i soccorritori a navigare in sicurezza attraverso situazioni potenzialmente pericolose e salvare vite umane.
Utilizzando questi dispositivi, i soccorritori possono affrontare con maggiore sicurezza gli ambienti ad alto rischio riducendo significativamente le possibilità di esposizione a gas nocivi e migliorando l’efficacia delle loro operazioni di soccorso.

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