Lavoro in solitario: 5 criteri e 5 sistemi per gestire le emergenze

Sommario

Il lavoro in solitario è una delle situazioni più pericolose nello svolgimento delle attività lavorative. Dal 2020, con la riduzione del personale in campo a causa della pandemia, sta interessando tutte le tipologie di aziende indipendentemente dal contesto lavorativo e dalle mansioni svolte.
Fino a qualche tempo fa la tipologia di lavoratore rientrante nella definizione di lavoro in solitario era principalmente il guardiano, il sorvegliante, il manutentore, ecc. Oggi, può esserlo anche l’amministrativo o l’operatrice dello sportello. Questo perché lo smart working ha ridotto la presenza contestuale di più lavoratori anche in ambiti diversi da quelli solitamente noti.
Ne deriva che ogni Responsabile della Sicurezza non può ignorare una situazione che non è nuova, ma che certamente comporta delle scelte importanti.

Come scegliere quindi la soluzione più adatta, in caso di emergenza, per gestire una procedura operativa per lavoro in solitario?

Diciamo subito che non esistono regole fisse. Idealmente, anche uno smartphone con un’app per lavoro in solitario dedicata potrebbe essere utilizzato come dispositivo per la generazione di allarmi. Va però tenuta in considerazione l’attività lavorativa svolta in quanto i contesti di lavoro potrebbero essere totalmente diversi.
Pensiamo ad esempio, alla figura di un contabile e di un manutentore che lavorano nella stessa azienda. Svolgono lavori diversi e in orari potenzialmente diversi, ma potrebbero essere entrambi da soli nello svolgimento delle attività. Quindi entrambi svolgono un lavoro in solitario. I rischi possono essere molteplici come ad esempio, un’aggressione, un malore, un attacco di panico o anche l’esposizione a gas nocivi/tossici, ecc. Conseguentemente è fondamentale un’analisi reale dei rischi in cui potrebbe incorrere il lavoratore in solitario.

Lavoro in solitario definizione e normativa

Per dare una definizione di lavoro in solitario possiamo considerare quanto dichiarato dall’ente canadese CCOHS – Canadian Centre Occupational Health and Safety: A person is “alone” at work when they are on their own; when they cannot be seen or heard by another person”.

Traduzione:

“Al lavoro una persona è “sola” quando non può essere vista o sentita da un’altra persona e quando non può aspettarsi una visita da un altro lavoratore”.

Nel D.Lgs. 81/08, pur trovando accenni a lavori in cui un operatore non debba rimanere da solo, non esiste una sezione specifica dedicata al lavoro in solitario. Nel panorama normativo italiano un po’ deficitario, possiamo trovare un riferimento alla valutazione dei rischi nel lavoro in solitario nel D.M 388/2013, Art. 2, Comma 5:

“Nelle aziende o unità produttive che hanno lavoratori che prestano la propria attività in luoghi isolati, diversi dalla sede aziendale o unità produttiva, il datore di lavoro è tenuto a fornire loro (oltre al pacchetto di medicazione) un mezzo di comunicazione idoneo per raccordarsi con l'azienda al fine di attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale”.

Rischi associati al lavoro in solitario

I rischi per i lavoratori solitari sono molteplici e possono derivare da una varietà di situazioni, tra cui:

  • Aggressioni fisiche: il rischio di violenza è più elevato per chi lavora da solo, poiché la presenza di altre persone spesso funge da deterrente;
  • Malori improvvisi: un malore come un infarto o un ictus può diventare rapidamente critico se il lavoratore è solo e non può chiamare aiuto immediatamente;
  • Incidenti e cadute: una semplice caduta può trasformarsi in una situazione di pericolo se non si riesce a chiedere soccorso;
  • Esposizione a sostanze tossiche: chi lavora in ambienti industriali o in laboratori può essere esposto a gas nocivi o a sostanze chimiche senza la possibilità di fuggire o avvisare rapidamente qualcuno;

Data la varietà e la gravità di questi rischi, diventa essenziale implementare sistemi di sicurezza adeguati e personalizzati alle esigenze di ciascun lavoratore.

I 5 criteri di gestione delle emergenze nel lavoro in solitario

Indipendentemente dalla soluzione adottata, è fondamentale che il lavoratore in solitario possa avvisare il proprio responsabile in caso di pericolo, sia in modo manuale che automatico.
Sul mercato esistono diverse soluzioni per gestire le emergenze nel lavoro in solitario che possono basarsi su infrastrutture cellulari, radio o cordless.

Tuttavia, è importante sottolineare che nessuna soluzione potrà mai garantire con assoluta certezza che un allarme venga sempre gestito tempestivamente.

Per questo motivo, è essenziale ridurre al minimo i rischi attraverso un’attenta analisi e un sopralluogo tecnico delle aree in cui il lavoratore opera.
Le soluzioni basate su tecnologia cellulare sono tra le più diffuse e semplici da implementare, poiché non richiedono quasi mai modifiche strutturali. Infatti, sono supportate dalla rete di operatori telefonici che garantiscono la connettività necessaria, rendendole una scelta pratica e immediata per molte aziende.
In definitiva, è cruciale valutare i criteri che un sistema di gestione delle emergenze per il lavoro in solitario deve soddisfare, affinché possa garantire il massimo livello di sicurezza possibile per gli operatori.

1. Fornire il posizionamento geografico nel lavoro in solitario

La localizzazione geografica precisa nel lavoro in solitario, sia in ambienti esterni che interni, è un aspetto cruciale per la gestione della sicurezza. La capacità di tracciare la posizione esatta del lavoratore in caso di emergenza consente alle squadre di soccorso di intervenire in modo rapido ed efficace, aumentando significativamente le probabilità di una risposta tempestiva.

Vantaggi:

  • Intervento rapido e preciso:
    La localizzazione accurata permette di risparmiare tempo prezioso durante le operazioni di soccorso;
  • Tracciamento continuo: 
    La possibilità di monitorare la posizione in tempo reale aiuta a garantire che le squadre di emergenza sappiano esattamente dove dirigersi.

Svantaggi:

  • Rischio per la privacy: 
    Il monitoraggio costante può essere visto come un’invasione della privacy, se non gestito correttamente;
  • Criticità dalla tecnologia GPS: 
    La localizzazione può essere imprecisa in ambienti chiusi o aree con scarsa copertura satellitare.

È fondamentale che la rilevazione della posizione avvenga nel pieno rispetto della privacy del lavoratore. Il monitoraggio deve essere attivato esclusivamente in situazioni di emergenza, evitando qualsiasi forma di controllo invasivo per scopi diversi dalla sicurezza.

2. Gestire l’assenza di connettività

La connettività è un problema critico, soprattutto quando il lavoratore si trova in aree remote o in spazi confinati. Anche se gli smartphone di ultima generazione offrono prestazioni elevate, la loro affidabilità dipende dalla rete cellulare che non è sempre garantita.

Vantaggi:

  • Sistemi radio e satellitari: 
    Funzionano anche in assenza di segnale cellulare, garantendo una comunicazione affidabile in quasi tutte le condizioni;
  • Ridondanza della comunicazione:
  • Avere più canali di comunicazione (cellulare, radio, satellitare) aumenta la probabilità che un messaggio d’emergenza arrivi a destinazione.

Svantaggi:

  • Costo più elevato:
    Soluzioni satellitari o radio possono essere più costose rispetto a dispositivi che utilizzano solo la rete cellulare;
  • Configurazione complessa: 
    Potrebbero richiedere una configurazione e una manutenzione più avanzate.

È cruciale considerare soluzioni che possano operare anche in assenza di connessione cellulare, garantendo una risposta adeguata alle emergenze indipendentemente dalle condizioni di connettività.

3. Garantire la comunicazione efficace

La comunicazione efficace è un criterio imprescindibile per un sistema di gestione delle emergenze nel lavoro in solitario. La possibilità di comunicare dettagli sull’accaduto può fare la differenza tra un intervento tempestivo e un ritardo pericoloso.

Vantaggi:

  • Dettagli specifici sull’incidente:
    Il lavoratore può fornire informazioni precise che aiutano le squadre di soccorso a prepararsi adeguatamente.
  • Riduzione del rischio di errori: 
    Comunicare direttamente le necessità del lavoratore evita malintesi e migliora l’efficacia del soccorso.

Svantaggi:

  • Dipendenza dallo stato di coscienza: 
    Se il lavoratore è incosciente o disorientato, non può fornire dettagli utili.
  • Problemi di connettività: 
    Se la connessione non è stabile, la comunicazione può risultare impossibile.

La soluzione adottata deve essere in grado di facilitare la comunicazione in modo intuitivo e immediato, per garantire che, anche in situazioni critiche, il lavoratore possa trasmettere le informazioni necessarie alla squadra di emergenza.

4. Adattabilità alle attività svolte

Un sistema di gestione delle emergenze deve essere flessibile e adattabile alle diverse attività lavorative svolte dal lavoratore solitario. Ad esempio, un manutentore che opera in uno spazio confinato potrebbe necessitare di strumenti diversi rispetto a un impiegato che lavora in un ufficio.

Vantaggi:

  • Personalizzazione della sicurezza: 
    Le soluzioni adattabili garantiscono che il lavoratore disponga degli strumenti giusti per il suo specifico ambiente di lavoro;
  • Maggiore protezione proattiva: 
    Dispositivi come i rilevatori di gas possono avvertire il lavoratore prima che si verifichi un’esposizione pericolosa.

Svantaggi:

  • Uso di più dispositivi: 
    In molti casi, i lavoratori devono gestire diversi strumenti non integrati, aumentando la complessità operativa;
  • Compatibilità limitata: 
    La mancanza di integrazione tra dispositivi di sicurezza può ridurre l’efficacia complessiva del sistema.

L’obiettivo è scegliere una soluzione che non solo invii allarmi, ma che possa anche essere compatibile con altri strumenti di sicurezza specifici per il contesto lavorativo.

5. Attivazione automatica degli allarmi

In situazioni in cui il lavoratore solitario non può generare un allarme manualmente – come in caso di malore o perdita di coscienza – è essenziale che il sistema sia in grado di attivare automaticamente un segnale di allarme.

Vantaggi:

  • Rilevamento tempestivo: 
    La tecnologia può identificare rapidamente una situazione di pericolo e attivare un allarme, anche senza input manuale;
  • Risposta immediata: 
    L’attivazione automatica garantisce che il soccorso venga allertato il più rapidamente possibile.

Svantaggi:

  • Falsi allarmi: 
    Alcune tecnologie potrebbero generare allarmi non necessari, creando confusione e interruzioni operative;
  • Limitazioni della tecnologia: In situazioni più complesse, come un malore senza caduta, i sistemi automatici potrebbero non rilevare adeguatamente il pericolo.

 

Inoltre, dispositivi per il lavoro in solitario possono rivelarsi estremamente utili anche per gestire le emergenze e i pericoli inerenti il personale sanitario. Ne abbiamo parlato nell’articolo che affronta il problema della violenza sugli operatori sanitari.

I 5 sistemi di immobilità e uomo a terra per la sicurezza del lavoratore

Abbiamo visto che Il lavoro in solitario rappresenta una delle principali sfide in termini di sicurezza sul lavoro. Operatori che lavorano isolati, in aree remote o in contesti ad alto rischio, sono più vulnerabili in caso di incidenti o malori. L’assenza di colleghi nelle vicinanze significa che, in caso di emergenza, i tempi di risposta e di soccorso possono essere notevolmente prolungati. Per mitigare questo rischio, sono stati sviluppati i sistemi di immobilità o “uomo a terra”, progettati per rilevare situazioni di immobilità o emergenza e attivare immediatamente una richiesta di soccorso.
Vediamo alcune tipologie di soluzioni disponibili.

1. Smartwatch

Vantaggi:

  • Facilità d’uso:
    Gli smartwatch sono semplici da indossare e utilizzano interfacce intuitive;
  • Monitoraggio continuo:
    Possono monitorare costantemente parametri vitali come la frequenza cardiaca e rilevare cadute;
  • Connettività:
    Molti modelli sono dotati di connessione GPS e di reti cellulari, permettendo un monitoraggio in tempo reale.

Svantaggi:

  • Peso e dimensioni:
    Alcuni modelli possono risultare ingombranti da portare in tasca o attaccati all’abbigliamento;
  • Configurazione:
    Potrebbe essere necessario un setup iniziale più complesso rispetto ad altre soluzioni.

Applicazioni d’uso principali:

  • Perfetti per ambienti industriali, cantieri e lavoro in solitario in zone remote.

Esempio:

  • Puoi consultare prodotti specifici come quelli offerti da Watcherr.

2. Dispositivi portatili

Vantaggi:

  • Specializzazione:
    Questi dispositivi sono progettati specificamente per rilevare immobilità e inviare allarmi;
  • Robustezza:
    Sono spesso costruiti per resistere a condizioni ambientali difficili.

Svantaggi:

  • Durata della batteria: l’autonomia può essere limitata, richiedendo ricariche frequenti;
  • Prezzo: gli smartwatch con funzionalità avanzate possono essere costosi.

Applicazioni d’uso principali:

  • Ideali per lavori in ambienti urbani o in aziende dove è necessaria la mobilità costante, applicazioni su anziani o persone non aufosufficienti.

Esempio:

  • Vedi i dispositivi uomo a terra proposti da IRBEMA.

3. Applicazioni per cellulari

Vantaggi:

  • Accessibilità:
    Sono spesso economiche o addirittura gratuite, facilmente installabili su qualsiasi smartphone;
  • Aggiornamenti:
    Possono essere aggiornate facilmente per migliorare le funzionalità e adattarsi a nuove esigenze.

Svantaggi:

  • Affidabilità:
    L’efficacia dipende dalla qualità della connessione dati e dalla durata della batteria del telefono;
  • Compatibilità:
    Potrebbero non funzionare in modo ottimale su tutti i dispositivi mobili.

Applicazioni d’uso principali:

  • Ottimali per lavori in ufficio, assistenza domiciliare e attività in ambienti coperti da rete cellulare.

Esempio:

4. Radio

Vantaggi:

  • Comunicazione immediata:
    Le radio consentono una comunicazione diretta e istantanea in caso di emergenza;
  • Affidabilità:
    Funzionano bene anche in aree senza copertura cellulare.

Svantaggi:

  • Portata limitata:
    La distanza di comunicazione può essere limitata, a seconda del modello e delle condizioni ambientali;
  • Manutenzione:
    Necessitano di una gestione più attenta per mantenere l’efficienza delle batterie e la qualità della trasmissione.

Applicazioni d’uso principali:

  • Ideali per lavori in siti industriali, cantieri e aree isolate.

Esempio:

5. Sistemi DECT (Digital Enhanced Cordless Telecommunications)

Vantaggi:

  • Comunicazione stabile:
    I sistemi DECT offrono una comunicazione voce chiara e affidabile, particolarmente utile in ambienti chiusi o industriali;
  • Portata estesa:
    Forniscono una copertura migliore rispetto ai telefoni cordless standard, riducendo le zone d’ombra nei luoghi di lavoro;
  • Rilevamento automatico delle emergenze:
    Molti sistemi DECT possono essere integrati con funzionalità di rilevamento di cadute e immobilità, attivando automaticamente un allarme in caso di emergenza;
  • Integrazione con altri sistemi di sicurezza:
    Possono essere collegati facilmente con altre soluzioni di gestione delle emergenze e sistemi di allarme esistenti, creando un ambiente di sicurezza più coeso.

Svantaggi:

  • Necessità di infrastruttura dedicata:
    I sistemi DECT richiedono l’installazione di stazioni base e altre componenti infrastrutturali per garantire una copertura completa;
  • Limitata compatibilità con dispositivi non-DECT:
    Possono non essere compatibili con alcuni dispositivi di sicurezza esistenti che utilizzano tecnologie diverse;
  • Costo di implementazione:
    L’installazione di un sistema DECT può essere costosa, specialmente in ambienti ampi o complessi.

Applicazioni d’uso principali:

  • Ideali per ambienti industriali, magazzini e grandi edifici:
    Dove è fondamentale garantire una comunicazione stabile anche in aree con pareti spesse e strutture metalliche che potrebbero interferire con altri tipi di segnali;
  • Ambienti di lavoro con rischi elevati:
    Come siti di produzione e laboratori, dove il rilevamento tempestivo delle emergenze può fare la differenza tra un incidente minore e una situazione critica.

Esempio:

  • Consulta le soluzioni offerte da Irbema.

Conclusioni

Affrontare le sfide del lavoro in solitario richiede una combinazione di tecnologie e strategie ben pianificate. La scelta di strumenti come smartwatch, dispositivi portatili, applicazioni mobili e sistemi radio, in combinazione con un’attenta valutazione dei rischi e l’adattamento alle condizioni specifiche di lavoro, può fare la differenza nella sicurezza e nella protezione dei lavoratori solitari. Indipendentemente dalla tecnologia adottata, è fondamentale che essa sia integrata con protocolli operativi chiari e con una formazione adeguata del personale. Tutto questo, per garantire che ogni lavoratore possa affrontare al meglio le situazioni di emergenza e ricevere assistenza tempestiva.

Fonti di riferimento per i dati sugli infortuni sul lavoro

Articolo di Massimiliano De Salve, dal 2023 Sales Manager Italia per Industrial Scientific.

Massimiliano De Salve nasce a Milano nel 1970 e si laurea nel 1996 presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con una tesi sulle operazioni di fusione negli aspetti civilistici e fiscali. Pur occupandosi di tematiche legate alla gestione amministrativa e finanziaria in qualità di controller, sviluppa una passione per le soluzioni tecnologiche nell’ambito della gestione delle emergenze derivanti dal lavoro in solitaria e/o in spazi confinati. Esperienze che a partire dal 2011 che lo porteranno a svolgere un percorso professionale in aziende medie fino al definitivo ingresso in Industrial Scientific nel 2023.
Determinazione, lavoro in team e problem solving completano le caratteristiche di questo professionista che ad oggi ha costituito un network di partner certificati nel territorio italiano composto da oltre 15 realtà attive nell’ambito della Safety.

Per informazioni tecniche e commerciali sui dispositivi per la gestione delle emergenze nel lavoro in solitario o per un test gratuito compila il form qui sotto.

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