Sommario
Una imbracatura di sicurezza per lavori in quota è un Dispositivo di Protezione Individuale utile per svolgere un lavoro in quota. Si parla di lavoro in quota nel caso ad esempio, di chi deve costruire o manutenere elettrodotti, reti di telecomunicazioni, funivie, o chi deve lavorare su una linea elettrica o un trasformatore, ecc. In questo caso i sistemiutilizzati per raggiungere il luogo di lavoro in quota sono l’utilizzo della PLE, una scala portatile o anche la risalitalungo il traliccio.
Se la zona di lavoro è raggiungibile con una scala portatile, esistono sistemi per mettere in sicurezza la scala e utilizzarla con un sistema anticaduta. In alternativa, si possono usare scale già predisposte per questo utilizzo. Se ti interessa un approfondimento su questo argomento, ti consiglio di leggere l’articolo di IN-SAFETY®: Scale portatili anticaduta speciali per lavoro in quota.
Se invece ci troviamo su un traliccio o un palo ed è presente un sistema anticaduta a cavo o binario rigido, l’operatore collega l’attacco sternale dell’imbracatura di sicurezza per lavori in quota ad un apposito carrello anticaduta.
In questo caso il carrello scorre lungo la linea vita e si blocca sulla stessa in caso di caduta. Nel caso invece in cui il traliccio ne sia sprovvisto, l’operatore deve risalire lungo la struttura operando in modo tale da avere sempre un punto di ancoraggio anticaduta collegato sopra di sé.
Normativa imbracatura di sicurezza per lavori in quota: Circolare n. 28/2016
La normativa di riferimento per un’imbracatura di sicurezza per lavori in quota è il D.lgs. 81/2008 di cui puoi scaricare il testo in PDF cliccando QUI. Nel decreto è presente una specifica circolare che fornisce alcune indicazioni per operare in sicurezza nei contesti di lavoro in quota.
La Circolare n. 28/2016 del 30/08/2016 contiene:
“Indirizzi operativi per la redazione di specifiche procedure per la scalata, l’accesso, lo spostamento, il posizionamento, nonché per il recupero del lavoratore non più autosufficiente: prevenzione del rischio di caduta dall’alto nelle attività non configurabili come lavori sotto tensione su elettrodotti aerei”.
In particolare, vediamo l’Art. 7 della Circolare 28/2016 che descrive i metodi di accesso:
7. Scalata e relativa discesa ai sostegni, piantane, pali, falconi e strutture in genere (nel seguito tutti denominati “sostegno”).
Di seguito sono richiamati alcuni dei metodi per la scalata e relativa discesa dai sostegni che possono essere adottati in relazione ai vari contesti operativi.
I criteri per l’elaborazione della metodologia per lo svolgimento delle attività in quota su sostegni o attrezzature specifiche per i lavori su elettrodotti sono:
A) I lavoratori che operano su elettrodotti in quota devono sempre essere assicurati, in ogni fase delle loro attività lavorative, ad un ancoraggio tramite sistemi di arresto caduta o di posizionamento collegati all’imbracatura da essi indossata.
B) Ogni volta che il lavoratore deve muoversi lungo un sostegno e/o passare su di una attrezzatura in quota, e viceversa, dovrà sempre essere vincolato ad un ancoraggio tramite un sistema di arresto caduta, collegato all’imbracatura nei punti di attacco sternale o dorsale.
C) Ogni volta che il lavoratore deve stazionare e/o lavorare avendo le mani libere, dovrà vincolarsi ad un ancoraggio tramite un cordino di posizionamento collegato all’attacco ventrale o agli attacchi laterali dell’imbracatura.
D) Ogni volta che il lavoratore effettua il passaggio da una posizione statica ad una di movimento, prima di scollegare il cordino di posizionamento dall’ancoraggio, si deve assicurare ad altro idoneo ancoraggio per il tramite di un sistema di arresto caduta.
E) Ogni volta che il lavoratore effettua il passaggio da una fase di movimento ad una di stazionamento, se deve scollegare il sistema di arresto caduta, deve prima trovarsi in condizione di corretto posizionamento sul lavoro.
Le tecniche di progressione sono diverse:
1. Si usa un cordino ad Y con dissipatore con bracci elastici o fissi. Man mano che si progredisce si sposta alternativamente uno dei due moschettoni sempre sopra di sé.
2. Si utilizza una fune tessile con un sistema anticaduta scorrevole EN 353-2 collegato all’imbraco. La fune avrà in testa un moschettone e con un adeguato pastorale l’operatore collegherà la fune sempre più in alto durante la progressione. Quando sgancia la fune per collegarla più alto, dovrà ancorarsi alla struttura con il sistema di posizionamento. È una tecnica un po’ più lenta rispetto alla prima, ma più sicura perché si è certi che il fattore di caduta rimane ridotto.
Una volta raggiunta la quota di lavoro l’operatore si metterà in posizionamento con un apposito cordino regolabile EN 358 tessile o con anima metallica.
Il cordino viene fatto passare attorno alla struttura e lo si collega ad entrambi gli anelli della cintura di posizionamento.
3. In alcuni tralicci molto grandi, come ad esempio, quelli utilizzati per sostenere antenne di telecomunicazione, sono spesso presenti delle scale a gabbia. Conoscendo la pericolosità di questo tipo di struttura, anche se considerato come Dispositivo di Protezione collettiva, si consiglia di integrare sempre con un sistema anticaduta individuale.
In questo video si possono vedere gli effetti della caduta di un manichino all’interno di una scala a gabbia:
4. In alcuni tralicci è invece presente una scala metallica con un binario anticaduta. In
questo caso, si utilizza un carrello anticaduta collegato all’anello sternale che scorre
all’interno del binario.
Pertanto, per questo tipo di attività l’imbracatura di sicurezza per lavori in quota dovrà essere dotata sia di attacchi anticaduta EN 361 che di una cintura di posizionamento con attacchi laterali EN 358.
Dovrà essere un’imbracatura di sicurezza per lavori in quota molto comoda e che consenta di lavorare per tanto tempo in appoggio. Infatti, una volta raggiunta la quota di lavoro, spesso l’operatore deve operare stando in posizionamento. Cioè con i piedi appoggiati alla struttura e la schiena sostenuta dall’imbraco collegato col cordino di posizionamento alla struttura. E pertanto la parte dorsale e lombare dovrà essere sostenuta adeguatamente.
Per mantenerle efficiente ed efficace un’imbracatura di sicurezza per lavori in quota questa deve essere indossata nella maniera corretta. Inoltre, deve essere collegata all’anticaduta nei punti giusti ed è necessario imparare ad averne cura e verificare frequentemente qualsiasi non conformità.
Imbracatura di sicurezza per lavori in quota: le proposte di C.A.M.P.
Per questo tipo di attività, C.A.M.P. propone in particolare quattro modelli di imbracatura di sicurezza per lavori in quota. La scelta varia a seconda dello scenario, dell’applicazione e anche della scelta soggettiva di ogni singolo lavoratore.
Tutte le imbracature di C.A.M.P., dalle più semplici alle più complesse per i Vigili del Fuoco, sono testate per utilizzo fino a 150 Kg dell’operatore.
C.A.M.P. ha portato a termine negli anni scorsi un programma di ricerca per studiare la sindrome da sospensione e come ridurne gli effetti.
La ricerca è stata realizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano Bicocca e il suo Dipartimento di Scienze della Salute, Ambulatorio di Fisiologia Clinica e dello Sport. È una ricerca unica nel suo genere, che nessuna altra azienda in Italia ha mai fatto. In base ai risultati ottenuti C.A.M.P. ha progettato tutti i nuovi dispositivi.
Se volete consultare le relazioni conclusive potete scaricare la fase 1 e la fase 2 del progetto.
Vediamo adesso nel dettaglio i modelli di imbracatura di sicurezza per lavori in quota di C.A.M.P. da consigliare per attività di lavoro in quota e posizionamento.
Imbracatura Vertical 2 Plus
Il primo modello di imbracatura di sicurezza per lavori in quota di C.A.M.P. è la Vertical 2 Plus. Questa imbracatura ha un attacco anticaduta dorsale e uno sternale, gli spallacci regolabili e una fascia che unisce i cosciali sotto i glutei. Quest’ultima, utile per evitare che i cosciali scivolino verso le ginocchia quando l’operatore si abbassa con la schiena.
Oltre all’attacco dorsale, ha la particolarità di avere due attacchi sternali metallici singoli e indipendenti, marchiati entrambi con la lettera A.
Questo accorgimento la rende adatta a chi lavora con scale dotate di dispositivo anticaduta a carrello scorrevole su cavo metallico o binario rigido.
Inoltre, se questa linea vita fosse posizionata a destra o a sinistra dell’operatore si potrebbe scegliere da quale parte collegare il carrello all’imbraco, perché possa scorrere più liberamente.
Infine, la cintura di posizionamento è molto ampia, con i due anelli EN 358 metallici in acciaio posizionati lateralmente.
Questa imbracatura di sicurezza per lavori in quota è da consigliare a chi utilizza le scale con binario per raggiungere la quota di lavoro e fa lavori in posizionamento di breve durata.
Imbracatura Orbital
Il secondo modello di imbracatura di sicurezza per lavori in quota di C.A.M.P. è la Orbital. È un’imbracatura anticaduta e posizionamento molto particolare. Infatti, gli attacchi anticaduta, uno dorsale e l’altro sternale, e gli attacchi di posizionamento sono tessili e la presenza di metallo è ridotta al minimo. Questo permette di avere un’imbracatura molto comoda e con tante regolazioni, ma molto leggera.
Inoltre, ha una leggera imbottitura sulle spalle e anche sui cosciali, i quali sono conformati come quelli di un’imbracatura da sospensione ovvero che girano attorno alla coscia.
Questo tipo di cosciali la rendono sicuramente più confortevole anche nel caso di una caduta mitigando gli effetti della sospensione inerte.
Infine, per averli sempre in posizione ottimale, sono regolabili nella parte posteriore tramite fibbiette in plastica che li collegano alla cintura di posizionamento.
La cintura è a sua volta collegata alla parte superiore dell’imbraco con un’altra fettuccia regolabile, per poterla sistemare sulla schiena nella posizione più confortevole.
È prodotta in due misure e permette dunque un adattamento ottimale a tutte le corporature, anche le più robuste.
Imbracatura Gravity
Il terzo modello di imbracatura di sicurezza per lavori in quota di C.A.M.P. è la Gravity. Stiamo parlando di uno dei fiori all’occhiello di C.A.M.P. per questo tipo di imbracature. È un dispositivo eccezionale e unico nel suo genere, pensato per chi opera quotidianamente nel contesto di cui stiamo parlando.
Mettersi in posizionamento in questo imbraco è come sedersi in poltrona.
La Gravity ha un attacco anticaduta dorsale in alluminio e due semi-attacchi sternali tessili. Inoltre, gli anelli di posizionamento sono ampi e tessili. È dotata di fibbie rapide STS ai cosciali e in vita e si indossa comodamente e velocemente, come fosse un gilet.
Inoltre, la speciale imbottitura comprende tutta la schiena, partendo dalla zona lombare e risalendo lungo i lati, lasciando libera la parte centrale che è quella più soggetta alla sudorazione.
Infine, i cosciali imbottiti sono conformati in modo tale da offrire una vera e propria seduta e sono regolabili in altezza per poterli posizionare nella zona più comoda.
Anche su questo modello troviamo due ampi portamateriali e asoline per raccogliere la parte in eccesso del cordino di posizionamento.
Imbracatura Elektron
L’ultima nata di casa C.A.M.P., estremamente specialistica per i lavori su tralicci e settore
elettrico in generale. È un dispositivo eccezionale e unico nel suo genere, pensato per chi opera quotidianamente nel contesto di cui stiamo parlando.
Presentata per la prima volta all’ A+A 2023.
Struttura molto avvolgente e ben imbottita. Il cinturone è molto ampio per sostenere la
schiena in fase di posizionamento. Le fibbie su cinturone e cosciali sono a sgancio rapido.
La struttura di sostegno della schiena, ben imbottita, è ad X. È una forma che, secondo gli
studi di C.A.M.P., permette di sostenere meglio il corpo in fase di posizionamento.
L’innovazione principale è nel collegamento tra cinturone e cosciali.
Tra gli anelli di posizionamento e i cosciali è stata inserita una fettuccia regolabile che serve
a tenere bassa la cintura in fase di posizionamento, così che non si sollevi e vada a
schiacciare le costole dell’operatore: per chi lavora su tralicci è un fastidio abbastanza
frequente.
Sui due cosciali sono state posizionate due piccole asole certificate EN813, che se collegate assieme, servono a tenere il posizionamento ancora più basso.
Inoltre, tra i due cosciali è presente una ampia fascia. Questi accorgimenti uniti all’imbottitura dei cosciali permettono di lavorare in una posizione semi seduta.
Il cinturone è flottante, così da risultare più comodo negli spostamenti laterali. Le fasce superiori hanno doppia regolazione sia anteriore che posteriore.
Sulla cintura si trovano numerosi anelli di servizio porta materiale, sia tessili che metallici. Infine, sugli spallaci sono presenti due anelli a sgancio di sicurezza per l’alloggiamento delle pinze e dei cordini.
Per concludere, nella parte posteriore ci sono due asole per l’inserimento delle staffe HELP STEP e per la prevenzione della sindrome da sospensione. Nel cinturone si può inserire l’accessorio KILO.
Nei lavori su tralicci è importante tener presente il sistema di salvataggio.
Infatti, come anche in tutte le altre attività di lavoro in quota, il sistema di salvataggio deve prevedere lo svincolo e la calata a terra dell’operatore infortunato.
C.A.M.P mette a catalogo diversi sistema di salvataggio utili a questo scopo:
Accessori per imbracatura di sicurezza per lavori in quota di C.A.M.P.
L’imbracatura di sicurezza per lavori in quota Gravity, come anche la Orbital e la Elektron, sono dotate del tag C.A.M.P. NFC TRACK. Infatti, attraverso la piattaforma C.A.M.P. G.T.S. (Gear Tracking System) permette una facile gestione del DPI per l’immagazzinamento e i controlli ispettivi periodici.
Si tratta di una soluzione di cui ho parlato approfonditamente nel mio articolo sulla Gestione DPI.
Accessorio Harness Pocket
La coppia di tasche Harness Pocket, come abbiamo visto presente di serie su Focus Vest e Swifty Vest, è comunque disponibile come accessorio per tutte le altre imbracature anticaduta.
Accessorio Helpstep
Altro importantissimo accessorio sono le staffe Helpstep. Servono per aiutare un operatore che è rimasto sospeso e ancora cosciente, a prevenire la sindrome da sospensione. Adatte a tutte le imbracature anticaduta, sono contenute in due sacchetti che si fissano con un velcro nella parte posteriore dell’imbraco.
In caso di caduta l’operatore le estrae, ci infila i piedi e facendo forza riduce la pressione dei cosciali nella zona inguinale.
Ricordiamo sempre che per essere efficiente ed efficace l’imbracatura anticaduta deve essere indossata correttamente e deve essere controllata ed ispezionata secondo le indicazioni del produttore.
Accessorio KILO
Il Kilo è un moschettone portamateriale in metallo particolarmente robusto. Tra gli imbrachi qui citati si può inserire sul modello Elektron.
Accessorio Tooler
Cordino portattrezzi con fettuccia elastica da collegare all’imbraco.
Sacche portattrezzi
Tools bag e Spacecraft Bag: sacche portattrezzi in pvc da applicare all’imbracatura per
mezzo di maglie rapide fissate sul retro della sacca.
Ricordiamo sempre che per essere efficiente ed efficace l’imbracatura anticaduta deve
essere indossata correttamente e deve essere controllata ed ispezionata secondo le indicazioni del produttore.
Garanzia imbracatura di sicurezza
Le imbracature dei sistemi anticaduta di C.A.M.P hanno una garanzia di tre anni contro ogni difetto del materiale o di fabbricazione, a partire dalla data di acquisto.
Scadenza imbracatura di sicurezza
La durata di vita delle imbracature dei sistemi anticaduta di C.A.M.P è di dieci anni a partire dalla data del primo utilizzo del prodotto e sono previsti al massimo due anni di stoccaggio.
La scadenza non può in ogni caso protrarsi oltre la fine del dodicesimo anno dalla fabbricazione. Ad esempio, se l’anno di fabbricazione è 2020, la durata di vita arriva fino a tutto il 2032.
Manutenzione imbracatura di sicurezza
Come tutti i DPI anticaduta di III^ categoria, anche le imbracature dei sistemi anticaduta di C.A.M.P sono soggette a controlli pre e post uso. Inoltre, è prevista un’ispezione completa al massimo ogni 12 mesi da parte di persona competente ai sensi della norma EN 365:2008.
Le altre imbracature di C.A.M.P.
Il catalogo di C.A.M.P. è molto ampio e con prodotti capaci di soddisfare qualsiasi tipo di esigenza. Ho parlato delle altre imbracature di C.A.M.P. in questi articoli:
- Imbracatura di sicurezza per il soccorso: i prodotti di C.A.M.P. per i VVF;
- Soccorso industriale: le imbracature C.A.M.P. per soccorritori professionisti;
- Soccorso alpino: l’imbracatura Air Rescue Evo di C.A.M.P. per i soccorritori;
- Lavoro su fune: che cos’è e le imbracature di C.A.M.P.;
- Imbracature anticaduta: tutto ciò che devi sapere e le proposte di C.A.M.P.;
Per informazioni tecniche e commerciali sull’imbracatura di sicurezza per lavori in quota o per un test gratuito Contattami.
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