Sommario
I Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) rappresentano un elemento fondamentale per la
sicurezza di chi svolge attività di soccorso, siano essi professionisti o volontari. Tuttavia, la selezione di questi dispositivi non può essere casuale. Deve essere guidata da criteri specifici, norme ben definite e dalla consapevolezza degli obblighi legali e pratici che sia il soccorritore che l’associazione di appartenenza devono rispettare.
Nell’articolo sulla Normativa DPI abbiamo visto come si classificano i DPI. Invece, nell’articolo sui soccorritori volontari abbiamo visto quali sono le leggi che disciplinano l’uso di un DPI da parte di un soccorritore, soprattutto nel caso sia un volontario.
In questo articolo analizziamo in maniera dettagliata i criteri di scelta dei DPI per i soccorritori, approfondendo sia gli aspetti normativi che tecnici. Vedremo anche quali sono le responsabilità di chi fornisce e utilizza i DPI e come questi dispositivi devono essere scelti, utilizzati e manutenuti correttamente.
Punti da chiarire su come scegliere i DPI per il soccorritore
Prima di ricorrere ai DPI, è fondamentale valutare la possibilità di eliminare il pericolo alla fonte. La legge italiana, in particolare il Testo Unico sulla Sicurezza, prescrive che si debbano prima considerare e applicare misure di protezione collettiva (DPC) prima di affidarsi a misure individuali. I DPC sono dispositivi che proteggono l’intera collettività, come parapetti, scale, ponteggi o sistemi di ventilazione forzata. Solo quando non è possibile implementare questi sistemi, si passa all’uso dei DPI. Ad esempio, se si rileva una fuga di gas, la priorità è interrompere la fuoriuscita piuttosto che scegliere immediatamente una protezione respiratoria adeguata.
Dispositivo di Protezione Individuale non significa PERSONALE.
Significa che protegge l’individuo, a differenza del DPC che protegge una collettività. Non è pertanto obbligatorio assegnare a ciascun operatore un DPI personale.
L’Art 77, comma 4 del Testo Unico per la Sicurezza, riguardo agli obblighi del datore di lavoro, recita cosi:
d) destina ogni DPI ad un uso personale e, qualora le circostanze richiedano l’uso di uno stesso DPI da parte di più persone, prende misure adeguate affinché tale uso non ponga alcun problema sanitario e igienico ai vari utilizzatori;
Tuttavia, per motivi di igiene e praticità, dispositivi come scarpe antinfortunistiche, mascherine e divise devono essere personali. Fornire DPI personali non solo garantisce un’igiene adeguata, ma incentiva il soccorritore a prendersi cura del dispositivo e a mantenerlo in efficienza.
Come scegliere i DPI per il soccorritore
Nella scelta e nella fornitura dei DPI per il soccorritore, esistono diversi obblighi che devono essere rispettati sia dal datore di lavoro (o dall’associazione) che dall’utilizzatore.
Questi obblighi riguardano principalmente quattro aspetti fondamentali:
- Informazione: il soccorritore deve essere informato sui pericoli specifici a cui sarà esposto durante le operazioni di soccorso e sui rischi che i DPI sono destinati a mitigare;
- Criteri di scelta: l’utilizzatore deve essere consapevole dei criteri con cui i DPI sono stati scelti, in modo da comprendere perché un determinato dispositivo è stato preferito rispetto ad un altro;
- Formazione: il soccorritore deve ricevere una formazione adeguata sull’uso dei DPI, in particolare per quelli di categoria III, che proteggono da rischi mortali o gravissimi. La formazione deve essere non solo teorica ma anche pratica, includendo prove di utilizzo in condizioni simulate;
- Manutenzione e cura: l’utilizzatore deve essere istruito sulla corretta manutenzione dei DPI, che include la pulizia, il controllo delle condizioni di usura e la segnalazione tempestiva di eventuali problemi.
Nella scelta di un adeguato DPI per il soccorritore devono essere presi in considerazione diversi fattori. Vediamoli di seguito nel dettaglio.
1. Analisi dei rischi
Il primo passo per scegliere correttamente un DPI per il soccorritore è condurre una valutazione approfondita dei rischi. Questa analisi deve considerare non solo i rischi prevalenti, ma anche quelli residui che potrebbero emergere dall’uso del dispositivo.
È importante che il DPI sia adeguato al rischio specifico.
Se il dispositivo è troppo poco protettivo, ovviamente sarà anche poco efficace. Diversamente, se è eccessivo potrebbe ostacolare le operazioni di soccorso e ridurre la sua accettazione da parte dell’operatore.
Per esempio, una scarpa antinfortunistica potrebbe non essere sufficiente per proteggere un soccorritore che lavora in un incendio, dove uno stivale ignifugo sarebbe più adeguato. Tuttavia, lo stivale potrebbe risultare ingombrante e poco pratico per interventi meno pericolosi, quindi è essenziale scegliere il dispositivo giusto per ogni situazione.
Lo stesso principio vale per le protezioni delle vie respiratorie: una maschera antigas offre una protezione superiore rispetto a una semplice mascherina antipolvere, ma in ambienti dove il pericolo è rappresentato da polveri grossolane, la maschera antigas sarebbe eccessiva e ingombrante, ostacolando il lavoro del soccorritore.
2. Ergonomia e taglia
Un altro fattore essenziale nella scelta dei DPI per il soccorritore è l’ergonomia. Un dispositivo che non si adatta correttamente alla taglia dell’utilizzatore o che è troppo pesante può causare affaticamento e limitare i movimenti. Questo è particolarmente critico in situazioni di emergenza, dove i soccorritori devono poter agire rapidamente e in modo efficace.
La scelta della taglia corretta per DPI, come guanti, calzature e imbracature, è quindi fondamentale per garantire che il soccorritore possa indossarli comodamente per tutta la durata dell’intervento. La leggerezza e la facilità di movimento sono altrettanto importanti, poiché dispositivi troppo pesanti o ingombranti possono ridurre la velocità e l’efficacia delle operazioni di soccorso.
3. Durata dell’utilizzo
Le operazioni di soccorso possono durare molte ore e durante questo tempo è essenziale che il soccorritore rimanga protetto. Un DPI scomodo o difficile da indossare a lungo potrebbe portare l’operatore a rimuoverlo prima della conclusione dell’intervento, esponendolo così a rischi evitabili.
Per questo motivo, è importante che i DPI siano progettati per essere indossati a lungo senza causare disagio.
La scelta di materiali traspiranti, leggeri e resistenti può fare una grande differenza nella protezione continuativa del soccorritore durante interventi prolungati.
4. Norme e certificazioni
Ogni DPI destinato ai soccorritori deve riportare il marchio CE, che attesta la conformità alle direttive europee. Inoltre, molti DPI sono certificati secondo specifiche norme EN che definiscono gli standard di sicurezza per particolari dispositivi, come caschi, guanti, calzature e dispositivi per la protezione delle vie respiratorie.
Sebbene non sia obbligatorio per l’utilizzatore scegliere un DPI che rispetti una specifica norma EN, è comunque altamente consigliato.
Le norme EN offrono una garanzia di qualità e sicurezza, poiché indicano che il prodotto è stato testato secondo criteri standardizzati e riconosciuti a livello internazionale.
Su questo aspetto delle norme torneremo in un prossimo articolo.
5. Qualità del prodotto
La qualità di un DPI è un altro fattore cruciale nella scelta. Un prodotto di alta qualità non solo garantisce una protezione migliore, ma ha anche una durata più lunga e richiede meno manutenzione. Sebbene la qualità possa essere correlata al prezzo, non sempre un prodotto costoso è sinonimo di sicurezza. È importante che l’azienda fornitrice dei DPI sia affidabile, che offra supporto post-vendita e che permetta eventualmente di visitare gli stabilimenti per verificare il processo produttivo.
Informazione, formazione e addestramento come criterio per scegliere i DPI per il soccorritore
Come abbiamo visto nel primo articolo “Normativa DPI: tutti i riferimenti di legge per l’utilizzo adeguato dei DPI“, per il soccorritore sono obbligatorie fasi di formazione, informazione ed addestramento.
Che differenza c’è tra questi aspetti, soprattutto per la scelta di un DPI per il soccorritore?
Citando il Testo Unico:
«Informazione: complesso delle attività dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro».
Sono da intendersi tutti quei percorsi che servono a trasferire al soccorritore le nozioni necessarie per valutare l’ambiente di lavoro, individuarne i pericoli, ridurre e gestire i rischi e infine utilizzare il DPI adeguato.
«Formazione: processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori … conoscenze e procedure utili alla acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi».
Nel caso dei DPI la formazione è obbligatoria per legge, con contenuti e format diversi, per l’utilizzo dei DPI di III categoria. Deve essere fatta una formazione sia generica, utilizzo dei Dpi di III^ categoria, sia specifica per lavori in quota, per protezione vie respiratorie, per antincendio, ecc.
«addestramento: complesso delle attività dirette a fare apprendere ai lavoratori l’uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure di lavoro».
Una volta scelto e acquistato il DPI adeguato, è necessario che il soccorritore prima di tutto legga il manuale che accompagna il prodotto e venga poi addestrato ad usare quello specifico prodotto negli scenari previsti.
L’addestramento sul prodotto è importantissimo, per evitare che un dispositivo venga utilizzato in maniera non adeguata e aumenti il rischio dell’utilizzatore.
Quindi valutare se l’azienda produttrice, o chi per lei, fornisce corsi di formazione e addestramento specifici.
Conservazione dei DPI
Una volta scelto e assegnato un DPI, è fondamentale che il soccorritore si occupi della sua manutenzione. Il dispositivo deve essere mantenuto pulito e in perfetta efficienza, seguendo le istruzioni fornite dal produttore. Il soccorritore deve segnalare immediatamente eventuali danni, l’usura o la necessità di sostituire il DPI prima che diventi inefficace.
La conservazione corretta dei DPI è altrettanto importante.
I dispositivi devono essere conservati in ambienti puliti, asciutti e lontani da fonti di calore o di luce diretta che potrebbero deteriorare i materiali. Ogni DPI ha una scadenza che deve essere rispettata. Una volta superato il termine indicato, anche se il dispositivo sembra in buone condizioni, potrebbe non garantire più la protezione necessaria.
Conclusioni
La scelta e l’utilizzo dei DPI per i soccorritori richiede attenzione, competenza e responsabilità. Non si tratta solo di rispettare le normative, ma di garantire la sicurezza e la salute di chi opera in prima linea in situazioni di emergenza. Ogni soccorritore deve essere informato, formato e addestrato all’uso dei DPI e deve prendersene cura affinché rimangano efficienti e protettivi. Solo così è possibile ridurre al minimo i rischi e garantire la massima protezione durante le operazioni di soccorso.
Se hai bisogno di un approfondimento sui DPI per il soccorritore o hai bisogno di aiuto nello scegliere i dispositivi più adatti alla tua attività compila il form qui sotto.
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